La campagna elettorale è appena terminata in Sardegna, ma la vittoria del centrosinistra ha scatenato uno scontro tra la presidente eletta, Alessandra Todde, e il Governatore uscente, Christian Solinas. Il dibattito ruota attorno alle delibere approvate dal governo il 23 febbraio, due giorni prima delle elezioni vinte dalla candidata del centrosinistra per una stretta maggioranza di voti.
Il richiamo di Alessandra Todde a Christian Solinas
Alessandra Todde lancia un duro richiamo al Presidente uscente, esortandolo a rispettare l’istituzionalità e a sospendere immediatamente le delibere adottate in extremis dalla sua giunta prima del cambio di governo. La presidente eletta denuncia il fatto che molte di queste decisioni non siano neanche visibili ai cittadini sardi, creando un clima di poca trasparenza e mancanza di rispetto verso l’elettorato.
Nomine e programmazione: le accuse di Alessandra Todde
Alessandra Todde mette in luce nomi, incarichi prorogati e programmi che impegnano la futura amministrazione per gli anni a venire. Le decisioni prese all’ultimo minuto includono anche un’imponente programmazione del fondo di coesione per oltre 2 miliardi di euro. La presidente eletta critica aspramente l’operato della giunta uscente, definendo tali mosse come scorrette e prive di rispetto verso i cittadini sardi.
Controlli post-insediamento: la promessa di Alessandra Todde
Alessandra Todde assicura che, una volta ufficialmente in carica, verranno effettuati controlli approfonditi su tutte le decisioni prese dall’ex governo nelle fasi finali del suo mandato. Si punta a fare luce su eventuali manovre operate nell’ombra e a garantire la trasparenza delle azioni amministrative. La presidente eletta si impegna a vigilare sul rispetto delle norme e a garantire un’adeguata gestione delle risorse pubbliche.