Rinvio udienza per Alessia Pifferi: la difesa chiede più tempo per analizzare gli atti
Nell’ambito del processo a carico di Alessia Pifferi, imputata a Milano, per la morte della figlia di un anno e mezzo, la difesa si prepara a chiedere un rinvio dell’udienza per poter analizzare dettagliatamente la mole di documenti allegati alla perizia riguardante la sua “capacità di intendere e volere”.
La richiesta di differimento dell’udienza
L’avvocato Alessia Pontenani ha dichiarato che la difesa chiederà un differimento dell’udienza dedicata alla discussione degli esiti del lavoro peritale. Questo a seguito del recente deposito di 60 gigabyte di documenti, i quali richiedono più tempo per essere attentamente esaminati e valutati in vista degli interrogatori allo psichiatra forense.
L’attesa per approfondire la perizia
La Corte d’Assise, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, potrebbe concedere la proroga richiesta dalla difesa al fine di permettere un’analisi approfondita degli atti e la preparazione adeguata delle domande da rivolgere all’esperto nominato dai giudici, lo psichiatra forense Elvezio Pirfo.
La necessità di studiare attentamente le prove
In questo delicato processo, la difesa si prepara a immergersi nei dettagli dei documenti per poter argomentare al meglio la posizione di Alessia Pifferi. L’analisi dei 60 gigabyte di allegati si configura dunque come un passaggio cruciale per la strategia difensiva, richiedendo tempo e attenzione per formulare le argomentazioni più efficaci di fronte alla Corte d’Assise.