Le opposizioni politiche si preparano a boicottare la Commissione Bicamerale di inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19. La decisione di istituire tale commissione è stata presa dal centrodestra e da Italia Viva. In risposta, esponenti di spicco come il senatore del Partito Democratico Dario Franceschini e la politica di Azione Elena Bonetti sottolineano la volontà di non partecipare ai lavori. Le motivazioni dietro a questa scelta riguardano la preoccupazione di creare un pericoloso precedente di tribunale politico e il rischio di compromettere la democrazia con strumentalizzazioni contro gli avversari politici.
Il senatore Dario Franceschini del Partito Democratico e la politica di Azione Elena Bonetti esprimono la loro contrarietà alla partecipazione alla Commissione Bicamerale sul Covid. Franceschini mette in guardia sul rischio di creare un pericoloso precedente di tribunale politico, mentre Bonetti sottolinea l’importanza di preservare la democrazia da strumentalizzazioni politiche che metterebbero a rischio il corretto funzionamento delle istituzioni. Entrambi parlano di un uso sbagliato della democrazia come strumento di lotta politica, piuttosto che come garanzia di pluralismo e rispetto reciproco tra le diverse forze politiche.
Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si schiera a favore del boicottaggio della Commissione Bicamerale voluta dal centrodestra. Magi concorda con Franceschini e Bonetti sull’importanza di evitare di trasformare il dibattito sulla gestione della pandemia in un processo politico strumentale. L’appello al boicottaggio della commissione è dunque un gesto di difesa della democrazia e di coerenza politica, con l’obiettivo di evitare che il confronto tra le diverse forze politiche diventi un campo di battaglia per interessi di parte.