Marco Antonio Zappa: un addio inaspettato
Marco Antonio Zappa ha recentemente annunciato la sua decisione di dimettersi dalla carica di direttore della Chirurgia Generale dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, anche se aveva la possibilità di restare per altri nove anni. La sua scelta è stata motivata da diverse ragioni, tra cui la delusione nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale, nel quale ha dedicato gran parte della sua carriera. Zappa ha espresso il suo disappunto per la mancanza di valorizzazione e sostegno verso figure professionali come la sua, che non accettano compromessi e cercano di perseguire l’eccellenza.
Il bisogno di non mezze misure nel settore sanitario
Zappa sostiene che all’interno del Servizio Sanitario Nazionale manchi una reale valorizzazione delle figure professionali che puntano all’eccellenza e non si accontentano di mediocrità. Secondo lui, esiste una preferenza per individui disposti ad accettare tutto senza polemiche o critiche, a discapito di coloro che cercano di sollevare questioni importanti e apportare miglioramenti effettivi. La sua esperienza lo ha portato a percepire un gap nell’ambiente sanitario italiano, dove la meritocrazia e il riconoscimento del talento sembrano essere sacrificati a favore di una gestione più conservatrice e conformista.
Il valore dell’eccellenza e la ricerca di nuove sfide
Per Zappa, l’eccellenza è un concetto cardine nel suo approccio professionale e personale. Ha condiviso la sua frustrazione per non essere stato coinvolto nella realizzazione di un centro di eccellenza laparoscopico, oncologico e bariatrico presso l’Asst Fatebenefratelli, un progetto che aveva a cuore e che non è stato possibile concretizzare. La sua decisione di dimettersi è stata anche motivata dalla volontà di cercare nuove sfide e opportunità che gli consentano di realizzare i suoi progetti e contribuire al benessere dei pazienti in modo più significativo.
L’importanza della prospettiva personale e dei valori in medicina
Zappa ha sottolineato che le sue scelte non sono mai influenzate da motivazioni economiche, ma piuttosto dalla ricerca di progetti e collaborazioni che siano in linea con i suoi valori etici e professionali. Ha espresso la volontà di continuare a dedicarsi alla medicina in contesti che valorizzino l’eccellenza, la ricerca e l’innovazione, mettendo al centro il benessere e la salute dei pazienti. La sua esperienza e la sua determinazione a perseguire i suoi obiettivi con coerenza e passione rimangono un esempio di dedizione e impegno nel campo della chirurgia e della sanità.